
Conosce tutti, sa tutto, ma non spiffera mai nulla: è un confessionale con le scarpe da ginnastica.
Dice: “Io sono meglio di Don Onesto. Lui ha i peccati, io le bollette”.
Distribuisce lettere e verità in parti uguali, e cammina per le strade come un poeta con la borsa di cuoio.
Il parroco, Don Onesto, lo sfida a scacchi, ma Amedeo risponde solo con citazioni di Buzzati e una pacca sulla spalla.