Da qualche settimana il maresciallo riceve telefonate furibonde: qualcuno, di notte, sfreccia con una motoretta scassata che fa tremare i vetri nei dintorni dell’azienda agricola di Ezio di Ca’ Nova disturbando i residenti con rumori decisamente molesti.
Dai racconti di paese, infatti, sembra che il vandalo sia particolarmente affezionato ai curvoni sterrati di fianco all’azienda agricola, dove scala le marcie facendo scoppiettare il motore come se avesse un mezzo da MotoGp sotto il sedere.
La Ines, che quando dorme non sentirebbe nemmeno i bombardamenti, non ci fa nemmeno caso… ma Ezio è furibondo e, a ogni passaggio, esce in cortile strillando e agitando i pugni all’indirizzo della motoretta molesta, spaventando le povere galline della Ines.
Oltre alle millemila telefonate al Maresciallo, poi, Ezio passa metà della mattina nell’ufficio del Sindaco a cercare di convincerlo a mettere una nuova tassa sui decibel prodotti “così ci paghiamo la sagra”.
Così, sotto il fuoco incrociato di Ezio, della Ines, ( stufa degli urli del figlio più che del rumore della motoretta)-e del Sindaco che al mattino preferisce avere l’ufficio sgombero, alla fine il Maresciallo ha ceduto.
Al calar del sole, armato di sdraietta, thermos di caffè e binocolo, si è appostato vicino al fosso, sul rettilineo prima dei curvoni.
Alle 11.30, eccolo: un coso arrugginito, che sembrava uscito dal museo della guerra, che arrivava sobbalzando e sputando fiamme dalla marmitta come una trebbiatrice indemoniata.
C’è stato un primo momento di stasi assoluta. Il Maresciallo immobile, a bocca aperta, seduto a gambe larghe con il bicchiere del thermos a mezza aria, a fissare il mezzo in arrivo con gli occhi spalancati, come se non credesse ai propri occhi.
“Ma questa è una contraerea con due ruote!” ha sbottato indignato. Con un balzo si è alzato e si è portato al centro della strada, le braccia spalancate per fermare il mezzo.
E qui la sorpresa! Con tanto di caschetto di cuoio liso, occhialoni da pilota d’aereo della Grande Guerra e una tutina gialla copiata pari pari da Kill Bill di Tarantino, la sartina Mei Lin che ha regalato al Maresciallo un sorriso colpevole.
Insomma, per farla breve, Mei Lin ha scoperto la passione per lo sterrato, ha recuperato a Ddiossaddove (nota località misteriosa di San Gaudenzio dove si trovano le cose più improbabili) la motoretta e, insieme al figlio di un parente – noto per essere uno dei proponenti della “Sagra della Bolla nella Marmitta” – l’ha rimessa in funzione.
Il Maresciallo ha sequestrato il mezzo dicendo che la marmitta non era omologata e ha minacciato multe per casco non a norma e turbativa del sonno gallinaceo.
Ieri mattina, nel dehors della trattoria, Mei Lin però diceva all’Argia che, alla fine il Maresciallo l’ha accompagnata a casa e le ha chiesto di uscire a cena per farsi raccontare per bene dove ha trovato il residuato bellico e, soprattutto, cosa ne sa una sartina di motori.
Le due si sono scambiate uno sguardo e un sorriso carico di sottintesi, come se solo loro conoscessero chissà quale segreto.
Amedeo, il postino, se l’è fatto sfuggire e, intanto, ha commentato “Per me te la cavi con due punti in meno e un piatto di ravioli al vapore”.
Ines ha sorriso maliziosa, guardandolo “Amedeo, T’è invidiōus??”
